Come ricordare meglio ciò che si studia

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    studiare bene Vi siete mai trovati nella situazione di aver letto qualcosa più e più volte e, dopo poco tempo, non ricordare più nulla?! In effetti, può risultare difficile leggere qualcosa e conservare le informazioni appena imparate, ma tutti siamo “costretti” a farlo ad un certo punto, che sia per lavoro o per la scuola. Ciò non cambia il fatto che può ancora essere molto difficile la memorizzazione delle informazioni, anche per le menti più brillanti! Così, nell’articolo di oggi, vorrei darvi alcuni utili consigli che vi aiuteranno sicuramente a studiare in modo più efficace e conservare meglio le informazioni.

    In primo luogo, la semplice lettura non sarà sufficiente! Spesso il testo che si sta leggendo può essere “ostico” e molto tecnico. Così, prima ancora di iniziare la lettura, è importante fissare un obiettivo. Cosa sperate di imparare leggendo quel materiale? Quali punti chiave sarete tenuti a conoscere in un secondo momento? Se la risposta a queste domande è…..tutto, lo studio dovrà essere il più efficace possibile! In caso contrario, dovreste selezionare più correttamente le informazioni più importanti che dovete imparare.
    Mentre state studiando è fondamentale fare diverse cose. In primo luogo, dovete memorizzare il titolo o l’intestazione di ogni capitolo. Questo vi darà un’idea generale su ciò che tratta e cosa si dovrebbe assolutamente capire prima di passare oltre. Comunque, anche le frasi più importanti sono preziose fonti di informazioni. Leggete le frasei più importanti e il nome di ogni paragrafo lentamente e con attenzione e poi ri-leggetele ancora. Durante la lettura, se ci sono delle parole di cui non capite il significato, sarà importante andare a trovarlo immediatamente nel glossario, su un dizionario o altro riferimento. Ricordate che anche poche parole possono fare la differenza tra la comprensione e la confusione!
    Dopo aver letto qualche volta il materiale e aver familiarizzato con esso, può essere molto utile consultare del materiale supplementare. Sarà possibile cercare online qualcosa di simile a quello che dovete imparare. A volte, su internet è possibile trovare spiegazioni in merito ad un particolare argomento che possono essere di più facile comprensione per voi. Trovare in rete del materiale supplementare vi allungherà il lavoro, ma vi darà prospettive diverse su ciò che state studiando, aiutarvi a capire meglio il materiale ed ottimizzare il tempo di studio.
    Infine, trovate un modo per esaminare bene il materiale a disposizione. Dopo aver letto e compreso il materiale, rivedetelo un paio di volte al giorno e cercate di “guardare oltre” quello che avete letto. Questo vi aiuterà a capire e memorizzare meglio le informazioni. Diversi studi hanno dimostrato che, in media, ci vogliono diverse dalle 3 alle 8 letture di un testo prima che esso entrerà a far parte della vostra memoria permanentemente!


    di Aminam
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    Perchè ai ragazzi spesso non piace studiare? Certo perchè non sono svogliati, la risposta è nel chiedersi: ma un ragazzo quando studia, capisce bene e riesce a memorizzare cio’ che studia? Riesce ad avere una gratificazione personale a prescindere dal voto che avrà e che qualcuno gli darà? Riesce a fare cio’ già in tenera età senza avere una certa esperienza che invece si acquista con anni e anni di studio e di esami, arrivando all’università e addirittura al dottorato? Bene, se un ragazzo sà come arrivare a questi obiettivi allora non solo gli piacerà studiare ma per lui sarà un qualcosa di davvero appagante. Questa guida è stata scritta da chi queste cose le sa bene e che solo dopo anni e anni di studio è riuscita ad arrivare a queste conclusioni che io ora voglio condividere con voi perchè chissà che tra di voi non si nasconda un genio che ancora deve sbocciare.
    Istruzioni

    1
    La prima cosa da fare prima di sedersi a tavolino e aprire libri e quaderni è chiedersi: mi piace l’argomento che dovrò affrontare?
    2
    Sì: bene, potete sedervi al tavolino.
    No: bisogna fare uno studio personale di ricerca delle vere motivazioni che possono alzare il livello di entusiasmo su questo argomento. Un esempio chiarirà il tutto: non mi piace l’idraulica? Inizierò a pensare, mi piecerebbe capire perchè in piscina galleggio e perchè in mare ho meno difficoltà nel farlo. Vorrei capire cos’è quel vortice che si crea quando tolgo il tappo dal lavandino. Vorrei sapere quale fenomeno regola quel rumore che si sente quando apro il rubinetto di casa. Come mai la superficie del mare è piana e non ha onde nel suo stato di quiete?
    Insomma, trovate prestesti e stimoli che innalzino il vostro livello di curiosità, se non l’avete trovato o fatto non andate avanti nella lettura, non serve, questo è un passo fondamentale.
    3
    Dal passo precedente, se state leggendo qui, significa che siete psicologicamente pronti per affrontare uno studio buono ed efficente.
    Potreste avere tante fonti da leggere sia in formato cartaceo che informatico: è qui che si genera la maggior confusione. La cosa corretta da fare è quella di scegliere una unica fonte (che seguirete per tutto il vostro percorso di studio) andando ad attingere mano mano che avete dubbi o semplicemente la curiosità di approfondire un certo punto. Questa logica è necessaria per evitare scoraggiamenti e confusioni inutili (per esempio con la nomenclatura o la sequenza logica di un argomento trattato da autori diversi).
    4
    Un testo, qualunque esso sia, non deve essere mai letto una sola volta. Più letture, infatti, ci fanno prendere familiarità con l’argomento trapelando informazioni che ad una prima, seconda, terza, n-esima lettura ci erano sfuggite.
    5
    Bisogna chiedersi ogni volta che si termina un brano o un paragrafo, ‘ho capito cosa ho letto? Quello che lo scrittore voleva dire? Ho fatto mio questo argomento? Sarei capace di spiegarlo con parole mie?’.
    6
    Se la risposta è si potete procedere con il passo successivo.
    Se la risposta è no, ripetete più volte la lettura, cambiate le fonti, fate delle ricerche per trovare immagini e precedete al passo successivo solo quando il passo precedente sarà soddisfatto.
    N.b. Non potete mentire a voi stessi.
    7
    La mente umana si aiuta nel ricordare le cose con uno strumento molto utile: la memoria visiva. Vediamo come arrivare a questo step nel modo più semplice ed efficace possibile.
    8
    E’ stato dimostrato che al posto che ripetere un certo argomento se scritto su un foglio di carta, riusciamo a ricordare l’80% di quello che stiamo studiando.
    9
    Questo step si traduce con l’andare a fare delle relazionni (anche se con parole spicciole) su più argomenti, creano un piccolo archivio personale, arricchito con schemmi e appunti, da rileggere in momenti successivi.
    10
    In soldoni, buona porte dello studio sarà frutto di relazioni e riassunti personali di buon contenuto, arricchiti di commenti personali e schemi.
    11
    Ciò che è ancora più efficente è visualizzare un problema: bisogna cioè vedere immagini (per esempio, se stiamo studiando una diga vedere qualche immagine e tipologia), disegnare e cercare schemi, fare ricerche per semplificare la forma e ricordare il tutto in modo più semplice. Questo non solo andando a cercare su internet o sui libri, ma cercando quando più possibile di immaginere e creare dal nulla schemi personali.
    12
    Chiudete poi tutti i libri e iniziate a ripetere un argomento cercando di guardare il meno possibile. Poi progeguite con un altro, a via via fino a esaurire gli argomenti di studio. All’inizio sarà difficile e anche un po’ scoraggiante ma poi vedrete sarete di tutt’altro avviso.
    13
    Siamo arrivati all’ultimo passo, quello che assieme al primo vi permetterà di ricordare questo argomento nel tempo. Ricordate che la cultura è tutto cio’ che rimane dopo aver studiato.
    14
    Ripetete questi argomenti tante volte, inizialmente con una cadenza di una volta al giorno, poi magari 2 volte al giorno e poi 3 volte alla settimana. Tornate sugli stessi argomenti nel tempo (parlo di mesi): i risultati ci saranno e saranno molto buoni.
    15
    Questa guida dà consigli che vanno ben oltre i livelli qualitativi e quantitativi richiesti alle scuole medie inferiori e medie superiori: un approccio di questo tipo è perfetto per chi si trova ad affrontare studi universitari di un certo livello (ingegneria per esempio).
    16
    Questo tipo di approccio è idoneo anche per quei ragazzi che devono conseguire la licenza di guida e dove è risciesto quindi di fare uno studio accurato, ragionato e mirato della problematica stradale.
    17
    Questo approccio infine è consigliato per tutti quelli studenti che stanno accostandosi a uno studio nuovo dove vengono rischiesti metodi di studio diversi e più maturi (conservatorio, scuole superiori e in particolare licei…) e che non hanno per ovvi motivi ancora la giusta esperienza e gli strumenti per raggiungere obiettivi di questo tipo.

    Per non distrarti ti consiglio di togliere tutto ciò che può attirare la tua attenzione. Ad esempio, studia in una stanza dove non hai il computer, il cellulare, la playstation e cose del genere che potrebbero distrarti. Se studi quando c'è in casa qualcun altro e magari ti distrai per i rumori o le parole che senti, magari mettiti ad ascoltare musica piacevole a basso volume (: io faccio così e la concentrazione la mantengo per molto tempo! Per memorizzare quello che studi io ti consiglio di fare piccoli schemi o riassunti, potresti trovare poche parole chiave da tenere a mente e che ti richiamano altri concetti. io mi ricordo che alla scuola elementare per ricordarmi le cose facevo anche piccoli giochi di parole o numeri.
     
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