Come rinforzare la memoria - metodi e esercizi

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    Peto Leggendario

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    La memoria è la capacità di conservare le informazioni nel tempo. Possiamo definirla come un “deposito” mentale di tutte le informazioni acquisite da un individuo nella propria vita e, al tempo stesso, è l’insieme dei processi mentali che consentono alla persona di recuperare ed utilizzare tali informazioni, quando è necessario. La memoria possiamo immaginarla come un grande magazzino dove accumuliamo tutte le nostre informazioni e conoscenze, utili per soddisfare i nostri bisogni.

    Il cervello funziona come un muscolo: se non si allena nel modo giusto è difficile che la memoria aumenti. Quante volte avete difficoltà a ricordare date, nomi, concetti? Sicuramente tantissime!

    Per migliorare la vostra memoria ci sono vari metodi, alcuni consigliati anche in alcuni corsi che insegnano le tecniche di memorizzazione veloce; potete poi anche fare un certo tipo di dieta a base di alimenti che agiscono proprio sulle capacità del cervello.

    La memoria è una delle capacità mentali più importanti per l’uomo. Perdere la memoria significherebbe perdere la propria storia personale, la propria identità; sarebbe impossibile anche trasferire delle semplici conoscenze da padre a figlio o da insegnanti ad alunni.

    Le prime “teorie” sulla memoria risalgono già ai tempi di Platone. Egli paragonava la memoria umana come una cera morbida sulla quale le esperienze lasciano le tracce; l’oblio ha luogo man mano che nuove tracce cancellano gradualmente quelle già esistenti.

    I primi esperimenti sulla memoria umana vennero condotti da Ebbinghaus nel 1876. Egli fece le proprie ricerche su se stesso, elaborò una serie di semplici compiti mnestici e osservò come venivano da lui eseguiti.

    Sviluppare la memoria e la capacità di memorizzazione, ha sempre affascinato numerosi studiosi ma soprattutto è sempre stata ed è una delle difficoltà maggiori degli studenti.

    Sono molti che si chiedono come migliorare le capacità mnemoniche, quali sono le strategie per memorizzare le informazioni che più interessano, come avere un miglior metodo di studio e rendimento scolastico. Ci sono tanti “metodi” che ci consentono di memorizzare al meglio le informazioni, ottimizzando le nostre risorse disponibili ed impiegando meno tempo.

    Ecco brevemente alcune mnemotecniche e suggerimenti per migliorare lo studio e per ricordare più facilmente.

    Metodo di studio

    E’ bene sottolineare che se si vogliono ottenere dei buoni risultati è necessario organizzare tutto il materiale di studio e studiare quotidianamente.

    Se ad esempio si ha un esame importante o un’interrogazione è fondamentale iniziare a studiare non all’ultimo momento. E’ buona norma seguire sempre le lezioni, prendere appunti e togliersi ogni dubbio sugli argomenti trattati. Non ci si deve vergognare di fare domande, ogni persona ha dei dubbi e le persone intelligenti devono avere la forza e il coraggio di chiarirseli. Quindi prima di ogni esame o di ogni interrogazione sarebbe bene:

    controllare il materiale da studiare per farsi un’idea dei contenuti e della quantità, non facendolo con superficialità e soprattutto senza motivazione;
    leggere attentamente il libro, senza correre troppo. Perderete più tempo ad arrivare all’ultima pagina e poi dover ritornare indietro perchè non si ricorda un argomento oppure perchè non si hanno chiari i concetti. Per memorizzare meglio, sarebbe utile leggere attentamente un concetto e poi richiamarlo alla mente, a libro chiuso, qualche minuto dopo;
    utilizzare delle mappe concettuali. Le mappe concettuali sono state teorizzate da Joseph Novak, negli anni 70. Una mappa concettuale non è altro che uno schema grafico attraverso cui sintetizzare e memorizzare lo studio. Grazie alle mappe si può memorizzare velocemente, facilmente e ricordare nel tempo;
    sottolineare ma non troppo! La sottolineatura è importante ma può diventare un metodo banale se non la si utilizza bene. Sottolineare tutto, come fanno alcune persone, non serve a niente. La sottolineatura deve essere essenziale, si devono sottolineare solo le frasi fondamentali, mettendo qualche parola chiave a fianco del testo. Scegliete un evidenziatore che più vi aggrada, possibilmente chiaro, oppure una semplice matita;
    non sottovalutare le immagini. Nel passato i libri erano quasi totalmente testuali e con poche immagini. Oggi sono sempre più i libri con delle illustrazioni ben fatte che hanno non solo lo scopo di spiegare meglio i concetti ma anche di associare all’immagine una determinata pagina all’interno della quale è contenuta una parte del testo;
    commentare quanto c’è scritto nel libro e non studiare passivamente. Formulare domande ed elaborare le nozioni migliora la comprensione e la memorizzazione;
    esercitarsi a ripetere e ad esporre ciò che si è studiato. Come dicevano i latini “repetita iuvant”. Può sembrare apparentemente buffo ma è fondamentale. Spesso si può conoscere un argomento ma non si è in grado di parlarne con buone proprietà di linguaggio; è importante quindi imparare ad ascoltare e ad ascoltarsi;
    imparare a concentrarsi e a rilassarsi. L’ansia e il nervosismo non giova di certo alla memoria.

    Mnemotecniche

    Le mnemotecniche sono degli stratagemmi o metodi per ricordare qualcosa. Una delle mnemotecniche più antiche è quella usata dagli oratori dell’antica Grecia e Roma per ricordare la sequenza di punti che volevano toccare in un discorso. Questa tecnica viene definita tecnica dei loci. Ancora oggi è molto utilizzata da molti uomini pubblici per non perdere il “filo” logico dei loro discorsi.

    Tecnica dei loci

    La tecnica dei loci o (tecnica dei luoghi) è una mnemotecnica associativa molto utile per memorizzare lunghi discorsi da tenere in pubblico o i passaggi complicati di una dimostrazione. Si posizionano le nozioni da ricordare collegandole mentalmente ad oggetti di un luogo familiare o comunque di un luogo che si conosce molto bene come ad esempio la propria abitazione. Quando dovete ripassare il capitolo appena studiato o siete davanti al vostro insegnante, immaginate di ripercorrere ad esempio le diverse stanze della vostra abitazione nell’ordine desiderato e riportate alla mente i concetti chiave che avete associato ad ogni luogo. In questo modo difficilmente perderete il filo del discorso o un passaggio di una dimostrazione. Potete utilizzare questa tecnica anche per ricordare la lista della spesa. Ad esempio dovete ricordare la seguente lista: latte, riso,uova. Potete immaginare le stanze della vostra abitazione come indizi di rievocazione. Ad esempio immaginate l’ingresso ricoperto di latte, il salotto ricoperto di riso che scricchiola sotto i piedi, la cucina piena di uova. Quando giungerete nel negozio, potrete visitare mentalmente le stanze della vostra abitazione, usando ogni luogo come indizio per ricordare i prodotti.

    Le parole di velcro

    Le parole di “velcro” o parole -piolo, sono semplici parole da associare ai concetti che vogliamo ricordare, sfruttandone la rima. Ecco alcuni esempi di parole di velcro o piolo da associare a dei numeri: uno-nessuno, due-bue, tre-re, quattro-ratto, cinque-vince, sei-cortei, sette-magliette, otto-cappotto, nove-piove, dieci-ceci.

    Gli acronimi

    Un acronimo è una parola costituita di parti di parole che costituiscono un’espressione più complessa. Ad es. Cariplo è un’ abbrevazione che sta per Cassa di risparmio delle province lombarde; DSM sta per Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali etc. La lingua inglese è la lingua che vanta il maggior numero di acronimi. Questi sono molto efficaci per memorizzare liste e concetti chiave.

    Metodo delle parole chiave elaborato da Atkinson e Rough

    Questo metodo viene utilizzato per apprendere le lingue straniere. Quando si devono imparare dei termini nuovi stranieri, possiamo associare questi termini a delle parole chiave, facili da ricordare o da visualizzare. Se ad es. dobbiamo ricordare la parola inglese street,che significa strada, per ricordarne il significato, basta pensare ad una strada stretta del centro della città, in modo tale che ogni volta che incontreremo quel termine, ci ricorderemo della strada stretta e riusciremo a tradurre facilmente la parola.

    Utilizzare le filastrocche, rime, poesie e fraseggi aiutano la memoria!

    Basti pensare alle care filastrocche del passato per ricordare le date “trenta giorni ha novembre con aprile, giugno e settembre, di ventotto ce n’è uno, tutti gli altri ne han trentuno”. Oppure ancora, quant’è utile e bello ricordare quella piccola poesiola che recitava: “Su qui e qua l’accento non va su lì e su là l’accento ci sta, su me e su te l’accento non c’è” etc.etc.

    Dedico questo articolo a tutti gli studenti e a tutte quelle persone “desiderose di ricordare”.
     
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