Pokèmon- La sindrome di Lavandonia

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  1. Kaido
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    Quando una ditta produce videogiochi di qualità, magari sfruttando un fenomeno commerciale partito da un manga o da uno show televisivo, si accaparra facilmente un immenso numero di clienti. Ma cosa succede se la ditta decide di sfruttare i clienti tra i 7 e i 16 anni per fare strani esperimenti? In Giappone è da sempre molto diffuso l’hobby di raccogliere insetti per catalogarli e collezionarli. La Game Freak, produttrice di videogames per il sistema Gameboy della Nintendo, realizzo’ un videogioco in cui era possibile collezionare vari mostriciattoli, i Pokémon, ovvero Pocket Monsters. Il giocatore poteva creare un suo alter ego virtuale e viaggiare in un universo parallelo alla ricerca di Pokémon da catturare e addestrare, sfidando altri allenatori e diventando un “Maestro di Pokémon”. Nacquero cosi’, in Giappone, i primi due giochi della serie pokémon, per il Gameboy Color della Nintendo: pokemon Green (in Europa, Pokemon Blue) e Red. Purtroppo la prima versione di pokemon Rosso messa in commercio aveva caratteristiche che la rendevano pericolosa per la salute dell’utilizzatore. Ora possiamo cominciare a parlare della cosiddetta Sindrome di Lavandonia. Lavandonia è un livello presente nei giochi Pokemon Blu (verde in Giappone), Rosso, Giallo. Per la precisione, è una città della regione di Kanto. Nella storia e nel videogioco, è molto diversa dalle altre città : non è presente una palestra, ma vi è una struttura chiamata Torre Pokemon, dove sono conservati i resti dei pokemon defunti…sicuramente non è un posto molto allegro. Inoltre, la musica è decisamente diversa da quella delle altre citta’, sembra sacra ma triste allo stesso momento (personalmente mi faceva venire il mal di testa).
    Infine, vicino alla torre si trova un ragazzino che chiede “Credi ai fantasmi?”. In caso di risposta negativa, dice “Ahah già…i fantasmi non esistono… quella mano bianca sulla tua spalla non può essere vera…”.


    Insomma, i programmatori hanno deciso di rendere Lavandonia una città inquietante e ci sono riusciti. Ma inizialmente avevano prodotto qualcosa che andava ben oltre lo stimolo della paura, sfruttando fattori auditivi e visivi.

    Nella prima versione commercializzata di Pokemon Red, la canzone di sottofondo era diversa. Si trattava di un brano con il nome in codice “hidoi”, corrispondente di “???” che significa “Crudele,Terrificante”. Il direttore, Satoshi Tajiri, affermo’ che la canzone era stata inserita solamente per infastidire i giocatori, affinchè suggerissero agli amici di comprare Pokemon Green (poichè secondo le statistiche, il rosso essendo piu’ vivace avrebbe attratto di piu’ i bambini). Tajiri affermo’ anche di odiare il rosso : secondo un suo amico e compagno di classe alle elementari, egli era solito portare sempre con se un piccolo rospo. Un giorno, i due amici furono aggrediti da alcuni bulli che uccisero il rospo. Tajiri si sporco’ le mani toccandolo e, secondo l’amico, da quel giorno comincio’ a odiare il colore rosso. Diverse le affermazioni dello sviluppatore Uchitada Seki. Secondo lui la canzone era stata inserita per intimorire il giocatore, per rendere il livello piu’ inquietante. In realta’ sembra che si trattasse di un esperimento sui beats bineurali : suoni e frequenze particolari possono indurre effetti diversi sugli ascoltatori. Personalmente, ho ascoltato la canzone senza cuffie e ho provato fastidio, vertigini e una lieve compressione ai timpani (come quando si viaggia in treno e si entra/esce da una galleria).


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    Quando una ditta produce videogiochi di qualità, magari sfruttando un fenomeno commerciale partito da un manga o da uno show televisivo, si accaparra facilmente un immenso numero di clienti. Ma cosa succede se la ditta decide di sfruttare i clienti tra i 7 e i 16 anni per fare strani esperimenti? In Giappone è da sempre molto diffuso l’hobby di raccogliere insetti per catalogarli e collezionarli. La Game Freak, produttrice di videogames per il sistema Gameboy della Nintendo, realizzo’ un videogioco in cui era possibile collezionare vari mostriciattoli, i Pokémon, ovvero Pocket Monsters. Il giocatore poteva creare un suo alter ego virtuale e viaggiare in un universo parallelo alla ricerca di Pokémon da catturare e addestrare, sfidando altri allenatori e diventando un “Maestro di Pokémon”. Nacquero cosi’, in Giappone, i primi due giochi della serie pokémon, per il Gameboy Color della Nintendo: pokemon Green (in Europa, Pokemon Blue) e Red. Purtroppo la prima versione di pokemon Rosso messa in commercio aveva caratteristiche che la rendevano pericolosa per la salute dell’utilizzatore. Ora possiamo cominciare a parlare della cosiddetta Sindrome di Lavandonia. Lavandonia è un livello presente nei giochi Pokemon Blu (verde in Giappone), Rosso, Giallo. Per la precisione, è una città della regione di Kanto. Nella storia e nel videogioco, è molto diversa dalle altre città : non è presente una palestra, ma vi è una struttura chiamata Torre Pokemon, dove sono conservati i resti dei pokemon defunti…sicuramente non è un posto molto allegro. Inoltre, la musica è decisamente diversa da quella delle altre citta’, sembra sacra ma triste allo stesso momento (personalmente mi faceva venire il mal di testa).
    Infine, vicino alla torre si trova un ragazzino che chiede “Credi ai fantasmi?”. In caso di risposta negativa, dice “Ahah già…i fantasmi non esistono… quella mano bianca sulla tua spalla non può essere vera…”.



    Insomma, i programmatori hanno deciso di rendere Lavandonia una città inquietante e ci sono riusciti. Ma inizialmente avevano prodotto qualcosa che andava ben oltre lo stimolo della paura, sfruttando fattori auditivi e visivi.


    Fenomeno auditivo


    Nella prima versione commercializzata di Pokemon Red, la canzone di sottofondo era diversa. Si trattava di un brano con il nome in codice “hidoi”, corrispondente di “???” che significa “Crudele,Terrificante”. Il direttore, Satoshi Tajiri, affermo’ che la canzone era stata inserita solamente per infastidire i giocatori, affinchè suggerissero agli amici di comprare Pokemon Green (poichè secondo le statistiche, il rosso essendo piu’ vivace avrebbe attratto di piu’ i bambini). Tajiri affermo’ anche di odiare il rosso : secondo un suo amico e compagno di classe alle elementari, egli era solito portare sempre con se un piccolo rospo. Un giorno, i due amici furono aggrediti da alcuni bulli che uccisero il rospo. Tajiri si sporco’ le mani toccandolo e, secondo l’amico, da quel giorno comincio’ a odiare il colore rosso. Diverse le affermazioni dello sviluppatore Uchitada Seki. Secondo lui la canzone era stata inserita per intimorire il giocatore, per rendere il livello piu’ inquietante. In realta’ sembra che si trattasse di un esperimento sui beats bineurali : suoni e frequenze particolari possono indurre effetti diversi sugli ascoltatori. Personalmente, ho ascoltato la canzone senza cuffie e ho provato fastidio, vertigini e una lieve compressione ai timpani (come quando si viaggia in treno e si entra/esce da una galleria).



    La canzone incriminata (è sconsigliabile ascoltarla con le cuffie, anche se sembra che non abbia effetti a parte emicrania e fastidio nelle persone con piu’ di 14 anni). Sono inoltre presenti sulla rete alcuni video, in cui la musica del livello viene convertita in un’immagine. La maggior parte del brano non produce effetti particolari ma, ad un certo punto, si ottiene un’immagine che mostra il fantasma presente anche nelle versioni normali del gioco e alcuni Unown (pokemon di seconda generazione che non sarebbero comparsi prima di alcuni anni) disposti in modo da formare la scritta “Leave now”. E’ difficile capire se si tratti di un falso o se sia una vera Easter Egg, ma molti video sembrano abbastanza veritieri.

    Fenomeni visivi


    Altri elementi particolari, poi rimossi, erano alcune immagini che si potevano trovare combattendo all’interno della torre pokemon. In particolare, si parla di “White Hand Sprite“, “Ghost Animation“ e “Buried Alive Sprite“.


    La “White Hand” era un nemico rappresentato come una mano in stato di decomposizione, costituita da ossa con le carni su alcune parti e alcuni tendini che penzolavano. Aveva due attacchi : “Pugno” e “Brutalita’”. I frames dell’attacco pugno rappresentano la mano che si chiude e oscilla in avanti. L’attacco brutalita’ ha alcuni frames mancanti. Sembra che vedere le animazioni possa generare effetti collaterali, mentre guardare i vari frames separatamente non ha effetti. La “Ghost Animation” era un’animazione presente in vari settori della torre, con la quale non era possibile interagire. Si pensava quindi che fosse uno sfondo. Eppure, tra i vari frames compaiono volti urlanti, uno scheletro ammantato di nero (probabilmente il “Tristo Mietitore“) e alcuni cadaveri. Tutto questo avrebbe avuto, secondo il Dr.Jackson Turner, lo scopo di spaventare il giocatore facendogli credere che la paura fosse dovuta a Lavandonia.

    Il “Buried Alive”era invece un boss di fine livello, che si poteva incontrare in cima alla torre. Una volta arrivato, Buried Alive avrebbe parlato al giocatore, in una conversazione inquietante.


    “Sei qui finalmente…”

    “Sono in trappola”

    “E mi sento solo…”

    “Molto, molto solo…”

    “Vuoi venire con me?”




    Quando una ditta produce videogiochi di qualità, magari sfruttando un fenomeno commerciale partito da un manga o da uno show televisivo, si accaparra facilmente un immenso numero di clienti. Ma cosa succede se la ditta decide di sfruttare i clienti tra i 7 e i 16 anni per fare strani esperimenti? In Giappone è da sempre molto diffuso l’hobby di raccogliere insetti per catalogarli e collezionarli. La Game Freak, produttrice di videogames per il sistema Gameboy della Nintendo, realizzo’ un videogioco in cui era possibile collezionare vari mostriciattoli, i Pokémon, ovvero Pocket Monsters. Il giocatore poteva creare un suo alter ego virtuale e viaggiare in un universo parallelo alla ricerca di Pokémon da catturare e addestrare, sfidando altri allenatori e diventando un “Maestro di Pokémon”. Nacquero cosi’, in Giappone, i primi due giochi della serie pokémon, per il Gameboy Color della Nintendo: pokemon Green (in Europa, Pokemon Blue) e Red. Purtroppo la prima versione di pokemon Rosso messa in commercio aveva caratteristiche che la rendevano pericolosa per la salute dell’utilizzatore. Ora possiamo cominciare a parlare della cosiddetta Sindrome di Lavandonia. Lavandonia è un livello presente nei giochi Pokemon Blu (verde in Giappone), Rosso, Giallo. Per la precisione, è una città della regione di Kanto. Nella storia e nel videogioco, è molto diversa dalle altre città : non è presente una palestra, ma vi è una struttura chiamata Torre Pokemon, dove sono conservati i resti dei pokemon defunti…sicuramente non è un posto molto allegro. Inoltre, la musica è decisamente diversa da quella delle altre citta’, sembra sacra ma triste allo stesso momento (personalmente mi faceva venire il mal di testa).
    Infine, vicino alla torre si trova un ragazzino che chiede “Credi ai fantasmi?”. In caso di risposta negativa, dice “Ahah già…i fantasmi non esistono… quella mano bianca sulla tua spalla non può essere vera…”.



    Insomma, i programmatori hanno deciso di rendere Lavandonia una città inquietante e ci sono riusciti. Ma inizialmente avevano prodotto qualcosa che andava ben oltre lo stimolo della paura, sfruttando fattori auditivi e visivi.


    Fenomeno auditivo


    Nella prima versione commercializzata di Pokemon Red, la canzone di sottofondo era diversa. Si trattava di un brano con il nome in codice “hidoi”, corrispondente di “???” che significa “Crudele,Terrificante”. Il direttore, Satoshi Tajiri, affermo’ che la canzone era stata inserita solamente per infastidire i giocatori, affinchè suggerissero agli amici di comprare Pokemon Green (poichè secondo le statistiche, il rosso essendo piu’ vivace avrebbe attratto di piu’ i bambini). Tajiri affermo’ anche di odiare il rosso : secondo un suo amico e compagno di classe alle elementari, egli era solito portare sempre con se un piccolo rospo. Un giorno, i due amici furono aggrediti da alcuni bulli che uccisero il rospo. Tajiri si sporco’ le mani toccandolo e, secondo l’amico, da quel giorno comincio’ a odiare il colore rosso. Diverse le affermazioni dello sviluppatore Uchitada Seki. Secondo lui la canzone era stata inserita per intimorire il giocatore, per rendere il livello piu’ inquietante. In realta’ sembra che si trattasse di un esperimento sui beats bineurali : suoni e frequenze particolari possono indurre effetti diversi sugli ascoltatori. Personalmente, ho ascoltato la canzone senza cuffie e ho provato fastidio, vertigini e una lieve compressione ai timpani (come quando si viaggia in treno e si entra/esce da una galleria).



    La canzone incriminata (è sconsigliabile ascoltarla con le cuffie, anche se sembra che non abbia effetti a parte emicrania e fastidio nelle persone con piu’ di 14 anni). Sono inoltre presenti sulla rete alcuni video, in cui la musica del livello viene convertita in un’immagine. La maggior parte del brano non produce effetti particolari ma, ad un certo punto, si ottiene un’immagine che mostra il fantasma presente anche nelle versioni normali del gioco e alcuni Unown (pokemon di seconda generazione che non sarebbero comparsi prima di alcuni anni) disposti in modo da formare la scritta “Leave now”. E’ difficile capire se si tratti di un falso o se sia una vera Easter Egg, ma molti video sembrano abbastanza veritieri.

    Il video della “trascrizione” della canzone:




    Fenomeni visivi


    Altri elementi particolari, poi rimossi, erano alcune immagini che si potevano trovare combattendo all’interno della torre pokemon. In particolare, si parla di “White Hand Sprite“, “Ghost Animation“ e “Buried Alive Sprite“.

    whitehandsprite


    La “White Hand” era un nemico rappresentato come una mano in stato di decomposizione, costituita da ossa con le carni su alcune parti e alcuni tendini che penzolavano. Aveva due attacchi : “Pugno” e “Brutalita’”. I frames dell’attacco pugno rappresentano la mano che si chiude e oscilla in avanti. L’attacco brutalita’ ha alcuni frames mancanti. Sembra che vedere le animazioni possa generare effetti collaterali, mentre guardare i vari frames separatamente non ha effetti. La “Ghost Animation” era un’animazione presente in vari settori della torre, con la quale non era possibile interagire. Si pensava quindi che fosse uno sfondo. Eppure, tra i vari frames compaiono volti urlanti, uno scheletro ammantato di nero (probabilmente il “Tristo Mietitore“) e alcuni cadaveri. Tutto questo avrebbe avuto, secondo il Dr.Jackson Turner, lo scopo di spaventare il giocatore facendogli credere che la paura fosse dovuta a Lavandonia.

    Il “Buried Alive”era invece un boss di fine livello, che si poteva incontrare in cima alla torre. Una volta arrivato, Buried Alive avrebbe parlato al giocatore, in una conversazione inquietante.

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    CITAZIONE
    “Sei qui finalmente…”

    “Sono in trappola”

    “E mi sento solo…”

    “Molto, molto solo…”

    “Vuoi venire con me?”

    Dopodichè sarebbe cominciata la battaglia. Lo sprite che rappresenta Buried Alive è un cadavere che tenta di uscire dal terreno. I suoi pokèmon sono 2 White Hands, un Gengar e un Muk. Nel caso di vittoria del giocatore, non era previsto un copione, quindi la battaglia si sarebbe conclusa senza ulteriori eventi. Pero’… un programmatore sconosciuto aveva scritto un finale preciso in caso di sconfitta del giocatore. Buried Alive avrebbe detto “Finalmente, carne fresca!” e altre battute incomprensibili. Dopodichè il giocatore sarebbe stato trascinato sotto terra. Il gioco sarebbe finito con Game Over e sullo sfondo il Buried Alive che divorava il giocatore. In seguito la cartuccia avrebbe dovuto, secondo il codice, scaricare l’immagine sulla memoria interna del gameboy, sovrascrivendo la normale immagine di inizio e aggiungendo il suono “Staticmesh.waw”. Non si conosce lo scopo di questo fenomeno.